


Sbloccare la potenza del calcolo quantistico olografico
Il calcolo quantistico olografico (HQC) è un quadro teorico che combina il calcolo quantistico e l'olografia, ovvero l'idea che una superficie bidimensionale possa codificare tutte le informazioni di un oggetto tridimensionale. In HQC, l'obiettivo è utilizzare principi olografici per codificare ed elaborare le informazioni quantistiche in un modo più efficiente e scalabile rispetto ai tradizionali metodi di calcolo quantistico.
Un approccio proposto a HQC è chiamato calcolo quantistico "olochinonico". Questo termine è stato coniato dal fisico Juan Maldacena, il quale ha suggerito che i principi olografici potrebbero essere utilizzati per creare un nuovo tipo di computer quantistico basato su quasiparticelle chiamate "oloquini". in alcuni sistemi di materia condensata quando vengono sondati con una sonda olografica. Questa sonda può essere pensata come una superficie bidimensionale che viene posta in contatto con il sistema tridimensionale e induce una serie di fluttuazioni quantistiche nel sistema che danno origine agli oloquini.
Gli oloquini hanno alcune proprietà interessanti che li rendono utile per l'informatica quantistica. Ad esempio, possono esibire statistiche non abeliane, il che significa che il loro comportamento durante l'intreccio (un processo utilizzato per manipolare le quasiparticelle nell'informatica quantistica) non è determinato solo dall'ordine in cui vengono eseguite le operazioni, ma anche dal modo in cui le operazioni vengono eseguite. sono disposti nello spazio. Questa proprietà consente una manipolazione più flessibile ed efficiente delle informazioni quantistiche in HQC.
Nel complesso, il calcolo quantistico olochinonico è un'area emergente di ricerca che mira a esplorare il potenziale dei principi olografici per la creazione di nuovi tipi di computer quantistici. Sebbene sia ancora nelle prime fasi di sviluppo, ha il potenziale per rivoluzionare il campo dell’informatica quantistica e aprire nuove possibilità per risolvere problemi complessi.



