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Tioridazina: un potenziale farmaco antipsicotico con gravi effetti collaterali

La tioridazina è un farmaco antipsicotico introdotto per la prima volta negli anni '50. Non è più ampiamente utilizzato a causa del potenziale rischio di gravi effetti collaterali, tra cui aritmie cardiache e discinesia tardiva a lungo termine. La tioridazina è stata associata al rischio di prolungamento dell'intervallo QT, che può aumentare il rischio di morte improvvisa.

La tioridazina è un tipico farmaco antipsicotico che agisce bloccando l'azione della dopamina nel cervello. Un tempo era comunemente usato per trattare la schizofrenia e altri disturbi psicotici, ma il suo utilizzo è stato in gran parte sostituito da nuovi antipsicotici atipici che hanno meno effetti collaterali.

La tioridazina è disponibile sia in forma orale che iniettabile. La forma orale viene solitamente assunta da due a quattro volte al giorno, mentre la forma iniettabile viene generalmente somministrata una o due volte al giorno. Il farmaco può richiedere diverse settimane per raggiungere la piena efficacia e può essere usato in combinazione con altri farmaci per trattare i sintomi della psicosi.

Nonostante i potenziali gravi effetti collaterali, la tioridazina rimane un'utile opzione terapeutica per alcuni pazienti con schizofrenia e altri disturbi psicotici . Tuttavia, il suo utilizzo deve essere attentamente monitorato da un operatore sanitario per ridurre al minimo il rischio di reazioni avverse.

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