


Il significato dell'obelisco nell'architettura dell'antico Egitto
Obelisco è un termine usato nel contesto dell'architettura e dell'arte monumentale dell'antico Egitto. Si riferisce alla pratica di collocare due o più obelischi, monumenti alti e stretti, a base quadrata e di forma affusolata, davanti a un tempio o altro edificio importante. Gli obelischi erano spesso posti su entrambi i lati dell'ingresso dell'edificio e si pensava servissero come simboli di potere e autorità divina.
La parola "obelisco" deriva dalla parola greca "obelos", che significa "arrosto allo spiedo, " e si riferisce alla forma dell'obelisco, che ricorda uno spiedo di carne. La pratica dell'obelisco era comune nell'antico Egitto, in particolare durante il periodo del Nuovo Regno (intorno al 1550-1070 a.C.), quando furono costruiti molti degli obelischi più famosi.
Gli obelischi erano spesso realizzati in granito o arenaria e potevano raggiungere i 40 metri di altezza. (131 piedi) di altezza. Erano decorati con geroglifici e altri simboli e spesso portavano incisi i nomi e i titoli dei faraoni che li commissionavano. Si credeva che gli obelischi avessero poteri magici e si pensava che proteggessero dagli eventuali danni gli edifici davanti ai quali si trovavano.
Nel complesso, l'obelisco era un aspetto importante dell'architettura e della cultura dell'antico Egitto, e molti degli obelischi costruiti durante questo periodo di tempo rappresentano oggi la testimonianza dell'ingegno e dell'abilità degli antichi egizi.



